11 novembre 2010

Editori in via di estinzione

«Engaging the reader»: un convegno sugli ebook alla Cattolica di Milano. Gli editori italiani già tremano per lo sbarco di Amazon e Google. Una cosa è certa: cambierà il modo di fruire libri. Ma sarà una rivoluzione lenta. Per ora i devices sono ancora poco diffusi e imperfetti. Il drm di Adobe, il sistema di protezione dalla pirateria più diffuso, è macchinoso oltre che facilmente violabile.

Per ora è un mercato limitato nell'offerta, ma potenzialmente esplosivo. Il workshop «Engaging the reader», organizzato all'Università Cattolica di Milano fa un bilancio della realtà italiana del libro digitale. A un mese dalla discesa in campo dei grandi gruppi (Mondadori contro Edigita che unisce Gems, Feltrinelli e Rcs) è il momento di pensare a radicali cambiamenti organizzativi che toccheranno case editrici, librerie e contenuti prodotti. Per Alberto Galla, vicepresidente dell'Ali (Associazione librai italiani) l'ebook non sarà solo destinato ai nativi digitali, ma conquisterà i lettori forti che sono poi i clienti più affezionati delle librerie indipendenti.

Mario Guaraldi
Mario Guaraldi (piccolo editore riminese pioniere del print on demand nel 96) definisce Far Web questa fase. Invece Ottavio Di Brizzi (direttore editoriale della Bur Rizzoli che si è occupato dell'applicazione iPad per il nuovo libro di Beppe Severgnini, La pancia degli italiani) non vede una cannibalizzazione, ma uno scenario di integrazione tra carta e digitale. L'applicazione del libro di Severgnini consente l'approfondimento multimediale di situazioni e personaggi a cui il testo fa riferimento. Un passo avanti rispetto al modello scelto per la versione originale di "I pilastri della terra" di Ken Follett: semplicemente testo con inserti filmati di uno sceneggiato tv che di fatto interrompono la lettura. Libro elettronico accanto a quello cartaceo dunque.

Gian Arturo Ferrari
Se è molto dubbio che la carta non morirà, secondo Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il libro del ministero dei Beni culturali, l'editore così com'è oggi scomparirà senz'altro. Non più semplicemente soggetto che ha un capitale e lo investe nell'editare un'opera: se la filiera si riduce e i costi scendono l'editore deve potenziare altre componenti del processo. Anche l'autore cambierà: la scrittura finora fissata sulla pagina diventerà sempre più interattiva, aperta agli inserti.

Bisogna diffidare dei dati di crescita esponenziale che arrivano dall'America (spesso grossolanamente gonfiati con stratagemmi puerili). Il fenomeno dell'ebook si imporrà con una sua lentezza fisiologica, ed esploderà definitivamente quando i prezzi scenderanno davvero.

www.engagingthereader.it

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