Il primo ebook Maggioli puntava sulle novità in tema di fisco e ha venduto 400 copie a 15 euro l’una solo nelle prime due settimane. A oggi l’80% dei ricavi della Maggioli Editore proviene dalla carta mentre il restante 20% dalla rete.
Paolo Maggioli, amministratore delegato del gruppo: «L’obiettivo 2011 è far sì che i new media inizino a rendere quanto la carta. Spesso online si registrano un buon numero di pagine viste, ma non è detto che questo trend si traduca in fatturato o generi una raccolta pubblicitaria sufficiente. Per questo, noi non crediamo nei contenuti gratuiti», ha sottolineato Maggioli. «I nostri lettori non hanno particolari remore a pagare per informarsi, se il prodotto editoriale è ben fatto».
Le applicazioni per tablet e smart phone dedicate ai professionisti sono nate nel 2010.«Non esiste una strada predefinita per chi vuole abbinare i new media al prodotto editoriale tradizionale», ha aggiunto l’AD «Noi vogliamo portare gradualmente verso il web tutte le nostre testate cartacee, anche perché tendono a calare gli abbonamenti alle riviste, eccezion fatta per libri e instant book. Portali e newsletter sono invece in fase di espansione. Per entrare nei settori in cui non siamo ancora presenti, iniziamo con l’avvicinarci a piccoli editori di nicchia diventandone soci, talvolta di maggioranza».
Così sono stati acquisiti i portali Comuni.it e Fiscoetasse.com. Per quanto riguarda l'attività digitale occhio di riguardo a ingegneri, architetti e geometri: le categorie più cresciute nell'ultimo anno. Attenzione anche a design e illuminotecnica, settori a cui sono stati dedicati nuovi siti web e in un anno hanno generato da soli mezzo milione di ricavi pubblicitari. Al momento le applicazioni delle riviste tradizionali sono gratuite. C'è ad esempio DA Design & Architecture, applicazione gratuita su iPad dedicata al mondo dell’architettura e dell’arredo del lusso.
http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201103311138047319
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